[Mancate] strette di mano, il Presidente Rivlin e la Teshuvàh

Qualche giorno prima di Rosh HaShanàh, il Presidente  israeliano Rivlin insieme a una delegazione, si è recato in visita a Roma. Nell'agenda non sono mancate visite ufficiali a Leader di spicco del panorama italiano e incontri con la Comunità Ebraica. 
Fin qui tutto da copione, ripercorrendo a grandi linee i passi dei Presidenti israeliani che lo hanno preceduto. 
In questo scenario già visto però, è accaduto un evento, ignoto ai più, che invece è degno di essere sottolineato, in particolare in questi intensi giorni fra Rosh HaShanàh e Yom HaKippurim.
Fra i membri della delegazione che accompagnava il Presidente, c'era anche Rivka Ravitz, Capo di Gabinetto, trentanove anni, madre di undici figli, osservante, o, come si direbbe in altri ambienti, ultraortodossa. Si, avete letto bene, ma l'aspetto da sottolineare deve ancora essere rivelato.
Tra i meeting ufficiali non poteva mancare quello in Vaticano. Il protocollo prevede che quando si incontra il Papa, fra le altre convenienze gli si stringa la mano. Ebbene, Rivka non gli ha porto la mano. Mettiamo in evidenza che il tutto è avvenuto in un'atmosfera di rispetto e buone maniere, il pontefice era stato precedentemente avvisato che la donna, osservante della Halakhàh, ha il divieto di toccare un uomo che non sia suo marito [quando non è Niddàh] o un parente stretto quale il padre e i figli. Ed egli ha accettato la realtà dei fatti rispettandola.
Questo evento costituisce in sé un grande Kiddush HaShem - Santificazione del Nome di HaShem [ossia quando grazie al buon comportamento di un ebreo, viene ancora più riconosciuta la grandezza di HaShem e della sua Toràh agli occhi di qualcun altro], ma non solo.
Ci sono diversi punti che si possono imparare dall'accaduto:

- La Halakhàh va rispettata, sempre e in qualsiasi circostanza. Può essere difficile, si può apparentemente provare imbarazzo, ma se ci si comporta educatamente, si spiega la questione e si è fermamente convinti che osservarla è la cosa più corretta da fare, non solo non si verrà danneggiati ma si sarà ancora più stimati e rispettati.
- Se perfino il pontefice, che riveste un ruolo ufficiale non marginale, ha accettato e rispettato l'esigenza di una persona desiderosa di osservare le norme di HaQadosh Barukh Hù, tanto più possono farlo gli altri. Di nuovo, a condizione di spiegare la questione con educazione e rispetto.

Ci troviamo nel periodo che intercorre fra Rosh HaShanàh e Yom HaKippurim. HaShem in questi giorni decreta in Cielo il futuro di ognuno [che possiamo ricevere solo bene in modo manifesto Be"H]. E' importante mostrargli che vogliamo migliorare, che ci vogliamo avvicinare, allora, perchè non prendere spunto da questo episodio e rafforzarci nelle norme di Shemirat Neghiàh (il divieto in base alla Halakhàh stretta senza alcuna rigorosità di toccare membri dell'altro sesso ad eccezione del proprio coniuge quando la donna non è Niddàh e di altri parenti stretti come i figli e il padre)?

Questi giorni sono particolarmente adatti al rafforzamento, HaQadosh Barukh Hù ci è più vicino e instilla in noi la forza per ribellarci allo Yetzer HaRà che vorrebbe impedirci di compiere le Mitzvot. Dopotutto, se queste norme diventano risapute, non si proverà più neppure disagio a osservarle, meritandosi invece la stima e il rispetto degli altri, ma, soprattutto, di HaQadosh Barukh Hù.

Ghemar Chatimàh Tovàh!


N.B. E' presente in italiano una traduzione del libro "Il Tocco Magico" dell'autrice Ghila Manolson, in cui viene spiegato più approfonditamente cosa si nasconde dietro alle norme di Shemirat Neghiàh. Costo: 10 euro. Chi volesse sapere come reperirlo ci contatti su deroryqra@gmail.com.

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